CONFCOMMERCIO – IL SETTORE MODA RISCHIA DI SPROFONDARE DEFINITIVAMENTE. OCCORRONO AIUTI ADEGUATI E IMMEDIATI

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La Confcommercio della provincia di Brindisi sostiene la campagna promossa da Federmoda-Confcommercio “Non siamo fantasmi”.
Anche in questo territorio, infatti, il settore moda sta vivendo una crisi gravissima e si registrano già le prime chiusure di chi non ha retto un calo generalizzato del 50% sul fatturato rispetto all’anno precedente.
In questi mesi di emergenza sanitaria gli operatori del settore hanno contratto nuovi debiti con la speranza di un intervento deciso e congruo da parte dello Stato. Tutto questo, ad oggi, non è ancora avvenuto e quindi, a Brindisi come nel resto del paese, i negozi di abbigliamento rischiano di scomparire.
Probabilmente non ci si rende conto che stiamo parlando di un pilastro dell’economia nazionale, con oltre 115.000 punti-vendita sparsi su tutta la penisola.
L’ultimo DPCM ha decisamente aggravato la situazione e quindi sono scontate nuove ingenti perdite. Da qui la richiesta di interventi urgenti che possono essere sintetizzati nella concessione di contributi a fondo perduto, in una maggiore disponibilità di liquidità da parte delle banche, nel credito di imposta per gli affitti, in un condono tombale sui versamenti tributari e contributivi, nella detassazione o nella rottamazione dei magazzini, nella sospensione dei mutui e dei leasing bancari e nella prosecuzione della cassa integrazione fino a tutto il 2021.
La Confcommercio di Brindisi renderà partecipe anche i parlamentari eletti in questo territorio della necessità di sollecitare tali interventi al Governo nazionale.

Confcommercio Brindisi

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