Nel provvedimento previsto in settimana il grosso sarà per salari e pensioni. Probabile il bonus da 200 euro per i lavoratori che non l’hanno avuto , mentre sembra tramontato il taglio dell’Iva sui generi di prima necessità. Confcommercio: “taglio Iva, serve una risposta concreta”.
Nonostante la crisi di governo, arriverà entro la settimana (il Consiglio dei ministri dovrebbe riunirsi tra mercoledì e giovedì) il nuovo decreto aiuti da oltre 14 miliardi Questa è l’unica certezza (si fa per dire, dati i tempi…), visto che il contenuto è oggetto di serrato dibattito sia all’interno della stessa compagine governativa che all’esterno. L’alternativa sembrava essere inizialmente tra la riproposizione del bonus da 200 euro per i redditi più bassi, già in busta paga questo mese (al momento sembra prevista l’estensione ai soli lavoratori che non l’hanno giù avuto come agricoli, precari e somministrati), e un taglio dell’Iva sui generi di prima necessità (secondo la viceministra dell’Economia, Laura Castelli, si studiava la possibilità di azzerare l’Iva su pane e pasta e di ridurla dal 10 al 5% su carne e pesce). Ma nelle ultime ore ha preso quota l’ipotesi che tutti i fondi a disposizione vadano a beneficio di salari e pensioni, come ha peraltro dichiarato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando. In sostanza, si lavora a un altro taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 35mila euro lordi l’anno e all’anticipo dell’adeguamento delle pensioni all’inflazione previsto al momento nel 2023. Sul fronte del caro energia è comunque certo che nel decreto ci sarà la proroga per l’ultimo trimestre dell’anno della misura contro il caro bollette che altrimenti scadrebbe il 30 settembre, così come sono sicuri la proroga dei crediti di imposta alle imprese e del taglio di 30 centesimi sulle accise dei carburanti fino a fine ottobre.